Le teorie costruzioniste si basano sull’idea che la realtà non sia qualcosa di oggettivo e fisso, ma venga “costruita” in parte attraverso le nostre percezioni, convinzioni e interpretazioni. In altre parole, ogni persona interpreta il mondo a modo suo, dando significato agli eventi in base alle esperienze, ai valori e alle emozioni personali. Questo significa che, cambiando il modo in cui vediamo le cose, possiamo influenzare le nostre emozioni e reazioni.
In terapia, il costruzionismo aiuta le persone a riconoscere e mettere in discussione le proprie narrazioni, ossia le storie che si raccontano su se stesse e sugli altri. Ad esempio, una persona che si definisce “incapace” potrebbe essere bloccata da questa convinzione, ma esplorando nuove prospettive, può scoprire risorse personali e costruire una visione di sé più positiva e realistica. Questo approccio permette di vedere il cambiamento non come un’imposizione esterna, ma come una ristrutturazione interna che può liberare nuove possibilità.
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